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al testo di Marina Pacifici
Portella della Ginestra
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Il profumo del pane appena sfornato, il sorriso di una donna affacciata alla finestra. I campi di grano nel vento ondeggiavano in un mare dorato.
Doveva essere un giorno di festa, invece di stelle rosso sangue sbocciarono i fiori quell' anno nel pianto silente della ginestra.
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Franca Alaimo
- 01/05/2015 22:18:00
[ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]
Ogni giorno, per anni, sono passata da Portella della Ginestra per raggiungere la scuola dove insegnavo e spesso pensavo a quel giorno tragico, immaginavo le facce dei contadini, cotti dal sole e laboriosi, attraverso quelli dipinti da Giambecchina e, se, a primavera, vedevo i papaveri vermigli pensavo al sangue versato in quel luogo, a tradimento, vergognasamente. Non so, i luoghi trattengono qualzosa degli eventi che vi sono accaduti, sprigionano energie, ricordano. La tua poesia, Marina, è così misurata, così elegante. Per fortuna non cade nella retorica, come sarebbe facile parlando di questo argomento proprio il primo maggio. Per questo contiene una forza autentica.
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